Riccardo Fortin per Enrico Gianini

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Ho provato a ricostruire la storia di questa brutta faccenda attraverso alcuni suoi video che la raccontano e per farlo li ho elencati in ordine cronologico partendo dal passato fino ad arrivare ai giorni nostri.
Vi invito alla loro visione a partire dal primo intitolato "Arresto"
A me non resta che esprimere la mia vicinanza ad Enrico ed ai suoi cari.
Confesso di essere sgomento.
Enrico era conscio di ciò che gli sarebbe potuto accadere oggi già da alcuni anni e lo capirete dalle sue parole ma a mio giudizio ( modesto giudizio ) non ha potuto esimersi dal considerare se stesso come emissario di verità ad ogni costo e non come taluni vogliono dipingerlo ovvero pericoloso per sé stesso come colui che pur conoscendo i rischi delle sue azioni va incontro alle pene annunciate.
Mettere quella firma al Commissariato ogni settimana lo avrebbe equiparato ad un delinquente e recarsi contestualmente al CPS ad uno squilibrato mentale, con i rischi farmacologici annessi e lui questo lo sapeva molto bene.
Se sei portatore della verità, e la verità è sempre e soltanto una, non cedi ad alcun compromesso soprattutto se questo può dar modo anche solo in minima parte al sistema di farti passare per un delinquente e per uno squilibrato ed Enrico non è un delinquente e nemmeno una persona con problemi mentali e come tale non ha voluto farsi trattare né riconoscere.
Ha sbagliato? Forse nella procedura si ma non certo nel rispetto della sua coerenza e conoscenza.
Non aggiungo altro, spero abbiate compreso ciò che intendo dire ma spero soprattutto che Enrico possa riabbracciare i suoi cari molto presto e... con la consueta lucidità.