Corrado Malanga è un vero Mito. Le sue ricerche, gli studi, le conferenze, i video che fa sono seguitissimi. Tratta vari argomenti, come gli alieni, UFO, Regressioni ipnotiche, piramidi, memoria dell’acqua, anima, ologramma… Avevo già interagito con lui durante la diretta di CO-Scienza, ma si era trattato solo di un collegamento dove aveva fatto una lectio magistralis. In tanti mi facevano pressione perché gli facessi un’intervista ed era mi intenzione. Grazia a Michele Micheletti e Leonardo Pagni di CO-Scienza, ci siamo incontrati a Pontedera (Pisa) giovedì 27 gennaio 2022. Dopo un pranzo dove Corrado ha iniziato parlare, siamo andati in uno splendido luogo, Borgo Colleoli a Palaia, dove, in una sala grande ci siamo immersi nel silenzio di chi stava assistendo rapito dalle parole di Corrado.
Questa, come ho detto a lui, poteva essere la mia intervista più facile, perché sarebbe bastato lasciarlo parlare e lo avrebbe fatto per ore, o più difficile, se volevo interromperlo quando diceva parole o citazioni non comprensibili a tutti, senza però interrompere il flusso dei suoi pensieri.
La conversazione con Corrado è durata circa 3 ore e l’ho suddivisa in 10 parti per renderla più facilmente fruibile. La versione integrale non spezzata la trovi su www.redronnie.tv
Ecco alcuni spunti tratti dalla conversazione di questa parte:
- Parli di ipnosi regressiva. Cos’è?
Quando si va al cinema o si legge un libro c’è uno stato ipnotico. L’ipnosi profonda si fa dissociando la parte destra da quella sinistra. Interrogare una parte senza che l’altra si intrometta. Mette la parte animica a nudo e può andare avanti e indietro nel tempo e lavori con essa. La parte animica risponde al femminile e la parte spirituale al maschile. La parte animica abita nel corpo. Libro sul tempo scritto da David Bohm e Khrisnamurti “Dove il tempo finisce”. Quando vedi le cose da fuori capisci tutto. Non è possibile ottenere sovrapposizione. Il top e vedere quando sei dentro e fuori.
- Come si fa a fare una regressione?
Il soggetto lo si pone in uno stato di focalizzazione. Si danno delle suggestioni e si fa da regista con un copione che gli dici:
“Immagina di entrare un ascensore che sta in una grotta… In fondo sei davanti a un grande schermo dove entrerai.”
Perde la consapevolezza di sé ed entra in quella di quel momento.
Torniamo a livello terreno. Spesso ci accadono cose. E noi invochiamo la sfiga. Ma non esiste. Tu hai voluto perdere la vista. Siamo artefici di ciò che ci accade.
Io non volevo vedere la parte femminile di me. Avevo sempre lavorato con la parte maschile. Volevo salvare l’umanità dall’alieno. Mi ero imbattuto in migliaia di persone perché avevo la necessità di dialogare con la parte animica per specchiarmi e a un certo punto ho perso la vista inspiegabilmente. Vivendo il trauma, alla fine ho dovuto fare il Training Color Test e mi ha detto: “Non dovevi guardare fuori ma comprendere la mia parte animica. L’unico modo per fare questo è toglierti la vista così sarai costretto a guardarti dentro” E ho capito. Avevo fatto peccato di orgoglio. La vista non l’ho recuperata, ma si è fermata. Però ho acquisito un’altra possibilità di vedere le cose. Se mi incontrassi per strada quello che ero non mi riconoscerei. Quello di prima non c’è più